A Jelsi la partita di calcetto ‘Un gol per la vita’ per celebrare la Festa del rifugiato.
Da circa due anni l’attività Sai (Sistema di Accoglienza Integrata) a Jelsi prosegue per incentivare inclusione ed integrazione.
Domani, 8 luglio, a Jelsi avrà luogo la ‘Festa del Rifugiato’, una giornata di sensibilizzazione con la partita di calcetto denominata ‘Un Gol per la vita’ in cui i beneficiari del progetto Sai Comune di Jelsi avranno modo di farsi conoscere e sensibilizzare la comunità . La gara andrà in scena al Centro Sportivo Valle del Cerro a partire dalle ore 19.
L’RTI ASSeL-Assistenza e Lavoro, Agorà, cooperativa sociale, Wac-Welcome agenzia di Comunicazione e lavoro e Uci provinciale, è ente gestore di quattro Progetti SAI tra Campobasso e provincia, in particolare nel Comune di Jelsi “Acquarius” che ospita 20 beneficiari. Da circa due anni l’attività Sai (Sistema di Accoglienza Integrata) a Jelsi prosegue alacremente per incentivare inclusione ed integrazione. L’obiettivo, infatti, alla base dei Sai è l’accoglienza, la tutela, e l’integrazione dei richiedenti asilo, dei rifugiati e dei titolari di protezione sussidiaria o umanitaria.
Per i ragazzi singoli, l’attenzione dell’equipe multidisciplinare è costante. L’attività di sensibilizzazione si pone l’obbiettivo di invitare le persone a riconsiderare e ad apprezzare la propria routine contrapponendola al dramma di quanti, rifugiati e sfollati, hanno perso ogni singola cosa che faceva parte del proprio Mondo: casa, affetti, certezze quotidiane.
L’avvio è previsto alle ore 19 con i consueti saluti istituzionali. Ad aprire le danze per la Wac- Welcome agenzia di Comunicazione e lavoro, Giusy Iachetta, seguirà l’intervento della Coordinatrice del progetto Sai, Stefania Massarella, che, dichiara: “Sono molto emozionata che dopo due anni e mezzo dalla pandemia , si possa ripartire nuovamente ad organizzare manifestazioni e attività orientate alla sensibilizzazione, all’integrazione e all’inclusione sociale sul territorio. Lo sport è fonte e motore di inclusione sociale; è lo strumento eccellente per l’integrazione sociale della popolazione straniera e incentiva all’aggregazione sociale. La partita è un modo per permettere a questi ragazzi di sentirsi parte della comunità che li ospita, di conoscersi e di intessere nuovi rapporti di amicizia, usando lo sport come mezzo di socialità e sensibilizzazione. Il Sai di Jelsi -continua la coordinatrice- da quasi dieci anni, si impegna a promuovere e sostenere i percorsi di inclusione e integrazione dei beneficiari coinvolgendoli direttamente in tutte le attività organizzate nella comunità locale. Un ringraziamento speciale va ai beneficiari e alla comunità Jelsese che ha sempre espresso un atteggiamento d’accoglienza e un aperto interesse nei confronti del progetto SAI adottando uno “sguardo multiculturale e multidimensionale”.
Segue l’intervento del neo sindaco di Jelsi Egidio Mauri che, da subito, ha mostrato interesse verso l’iniziativa. Al termine dei saluti avrà inizio la partita di calcetto dove i beneficiari affronteranno amichevolmente una rappresentanza di Jelsi. Previsto un momento di rinfresco/coffee break e l’intrattenimento musicale a cura del gruppo “Duo Cane”. Un momento di sensibilizzazione sul tema che vale la pena essere condiviso.
.